VILLA LARIO RESORT: LUSSO SILENZIOSO SUL LAGO DI COMO - Di Margherita Calabi de Pachon
DALLE SUITE INCASTONATE NELLA ROCCIA AI PIATTI GOURMET DELLO CHEF LUCA MOZZANICA: UN VIAGGIO TRA OSPITALITÀ AUTENTICA E SAPORI D’AUTORE
Su quel ramo incantato del Lago di Como che volge a mezzogiorno, dove la luce danza sull’acqua e i cipressi disegnano il cielo, sorge Villa Lario Resort.
Non un “semplice” hotel di lusso cinque stelle, ma una dimora intima, che custodisce il senso più autentico dell’ospitalità italiana. Immersa in un parco secolare a Mandello del Lario, sulla sponda più soleggiata de Lago di Como, la villa – edificata sulle vestigia di un rustico ottocentesco e in seguito residenza estiva della famiglia Biffi Capalbi – si rinnova nel 2015 grazie alla visione di Esa Secca e Raffaella Di Gennaro. Due amiche, due viaggiatrici appassionate che trasformano il sogno di un’ospitalità autentica in realtà, puntando su alta cucina, cultura e natura. Una storia tutta al femminile, dove ogni scelta riflette gusto, misura e passione. Dalle luxury suite alla ristorazione gourmet, dall’eliporto privato all’attracco sul lago, fino ai diecimila metri quadrati di parco e alle due spiagge private: ogni dettaglio incarna l’essenza di Villa Lario. Le nove suite, tutte diverse, si aprono sul lago come tele luminose, tra boiserie chiare, tessuti morbidi e bagni in marmo. La villa principale ospita cinque suite – Bellagio, Varenna, Dervio, Mandello e Oliveto – ognuna con una propria anima. Per chi desidera vivere il lago da vicino, vi sono le due suite in Darsena: Breva, su due piani incastonata nell’antica darsena, e Tivano, un intimo rifugio sul lago, entrambe con giardino privato. Dal 2023, Villa Lario regala un’esperienza ancora più esclusiva con le camere Grigna e Meria, incastonate nelle grotte naturali, dove il solo suono è quello dello sciabordio delle onde. Nel parco, tra glicini, ulivi e ortensie, il tempo sembra rallentare. La terrazza fronte lago offre scorci spettacolari, mentre sentieri nascosti invitano a passeggiate silenziose. A Villa Lario, il lusso è fatto di autenticità e bellezza discreta, sospesa tra cielo e acqua.
Il cuore pulsante dell’esperienza a Villa Lario è Amandus, il ristorante guidato dallo chef Luca Mozzanica. «La cucina deve emozionare, non stupire», ci racconta. E in ogni piatto questa filosofia si traduce in un gesto misurato e sincero. Il nome Amandus racchiude l’anima stessa della villa: deriva dal latino “da amare” ed è anche il toponimo da cui prende origine il nome Mandello, località che ospita Villa Lario. Amandus richiama inoltre la leggerezza delle farfalle Polyommatus Amandus – un omaggio che si ritrova anche nel logo del resort – evocando la bellezza naturale, la delicatezza delle forme e la trasformazione continua che caratterizza l’esperienza gastronomica proposta. Abbiamo scelto di affidarci completamente all’ispirazione dello chef, optando per il percorso A Mano Libera: sei portate in cui creatività e tradizione dialogano in perfetto equilibrio. Tra i piatti che ci hanno conquistato, il risotto mantecato al basilico con crudo di gamberi rossi e tartare di datterini, profumato con scorzetta di limone fresco e rifinito con una spolverata di nero di seppia; la frittella con mantecato di coniglio, marsala e patata soffiata; l’agnello cotto sul fuoco, accompagnato da ricotta di capra e ciliegia speziata.
Ogni boccone è un viaggio nel territorio, raccontato con sensibilità e rispetto. Ad accompagnare ogni piatto, una selezione di vini costruita con precisione, in perfetto dialogo con i sapori. Il finale è una coccola raffinata: uno scrigno trasparente colmo di
cioccolatini artigianali – dai bonbon al pistacchio ai tartufi al fondente – che chiude il percorso con leggerezza e poesia.
Per chi desidera esplorare esperienze diverse, Amandus propone anche tre percorsi tematici: l’Esperienza di Acqua, dedicata ai sapori del mare, che include piatti come gli gnocchi di patate e zafferano con estratto di mare, piovra e crudo di scampi, e l’aragosta
alla mediterranea con vaniglia e salsa ostrica; l’Esperienza di Terra, per gli amanti delle carni e dei sapori decisi, con la battuta di Fassona piemontese e i casoncelli con ossobuco di vitello al limone; l’Esperienza dell’Orto, pensata per chi predilige la freschezza
vegetale, con proposte come gli spaghetti di semola antica con crema di mandorla bianca e acqua di pomodoro fermentato. Il menù, che si rinnova ogni anno, lascia sempre spazio ai signature dish dello chef, tra questi il crudo e cotto di seppia con agrumi speziati, yuzu
e mela verde: un incontro audace e perfettamente bilanciato. E, per i più golosi, l’imperdibile tiramisù: una sfera di cioccolato bronzato che, sciogliendosi in sala, svela al suo interno una crema al mascarpone, croccante di arachidi, crumble di mandorla e caffè liquido. Un finale scenografico, tra arte e gusto.
Dopo cena, una passeggiata tra i vialetti illuminati svela la vera anima di Villa Lario Resort: il silenzio del lago, il profumo dei tigli, la luna riflessa sull’acqua. Non è solo una fuga, ma una riscoperta: del tempo, della lentezza, della bellezza sobria che non ha bisogno di ostentazione. Villa Lario incarna un’idea di lusso discreto, fatto di armonia, cura e silenzio. Un luogo dove non si viene per essere visti, ma per ritrovarsi. E su quel ramo del Lago di Como, tra natura, arte e sapori, abbiamo vissuto un frammento di felicità da custodire.
Villa Lario Resort
Indirizzo: Via Statale 125, 23826,
Mandello del Lario
Telefono: 0341 191 8026
www.villalarioresortmandello.com