BREGUET - Il tempo in volo

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Louis Charles Breguet, pro-nipote di Abraham-Louis Breguet, fu uno dei grandi pionieri dell'aviazione, mentre la Maison orologiera, dal canto suo, si distinse con una collezione rimarchevole e storica: i cronografi per l'aviazione Type XX

 

 

NEGLI ANNI ‘50 il Ministero della Difesa francese decise di equipaggiare l’Aviazione Militare, la Marina e il Centro di Prova in Volo (Centre d’Essai En Vol - CEV) con orologi da polso affidabili, robusti e soprattutto precisi. La Francia, da poco reduce dalla disfatta d’Indocina, si apprestava ad entrare in una nuova fase cruciale per i futuri equilibri del paese: il conflitto che oppose, tra la fine del 1954 e gli inizi del 1962, l’esercito francese e gli indipendentisti algerini del FLN (Guerra d’Algeria). In un contesto storico in cui le tattiche di combattimento si stavano rapidamente modificando e le tecnologie erano sempre più avanzate, l’orologio da polso divenne uno strumento indispensabile che doveva necessariamente soddisfare gli standard di funzionalità e precisione dell’equipaggiamento in dotazione alle diverse forze in campo.

Il Ministero stabilì le specifiche tecniche di orologi da polso cronografi destinati alle proprie forze militari nella scheda-programma Type 20. Si richiedeva un orologio cronografo in acciaio con una cassa a vite di 38 mm di diametro e 14mm di spessore, cronografia comandata da due pulsanti, un quadrante nero con due o tre contatori secondari, lancette e numeri arabi di grandi dimensioni luminescenti, una lunetta girevole bi-direzionale, un movimento meccanico con una riserva di carica di almeno 35 ore, una precisione relativa di + o – 8 secondi al giorno e la capacità di resistere alla corsa, l’arresto e l’azzeramento del cronografo più di 300 volte senza necessità di manutenzione. In ultimo,la specifica più importante: tutti i meccanismi dovevano essere dotati della funzione di ritorno in volo o “fly-back”. Una complicazione, brevettata da Longines nel 1936, che permette ai piloti di azzerare i secondi del cronografo in marcia ed effettuare una nuova misurazione con la pressione di un solo pulsante invece che tre. La funzione “fly-back”, nel caso sia necessario misurare più tempi in sequenza, consente di azzerare gli scarti di tempo tra una rilevazione e l’altra ottenendo così rilevamenti estremamente precisi.
Manufacture Breguet, forte della sua esperienza e dello stretto e duraturo legame con il mondo dell’aviazione militare (ma non solo), risponde al bando di gara emesso dal Ministero della Difesa francese. Siamo nel 1954 e la leggenda del Type 20 ha inizio.
Numerose le varianti di cassa, corona di carica, lunetta e impostazioni del quadrante realizzate persoddisfare le esigenze dei tre diversi reparti tra il 1954 e gli inizi del 1960. Parallelamente, visto l’immediato successo e la grande richiesta da parte del pubblico, Breguet iniziò a produrre una versione con le stesse specifiche rivolta ai civili, denominata Type XX. Un modello ancora oggi in catalogo, a più di 60 anni dalla realizzazione dell’originale. Nel 1954 Breguet consegnò, si stima, 2000 cronografi Type 20 ai piloti dell’Aviazione Militare. I primi modelli montavano un quadrante sterile, ovvero privo di qualsiasi identificazione (logo o scritta). Una pratica abbastanza comune, riscontrabile in altri orologi militari di differente fabbricazione, a riprova di come questi particolari oggetti fossero considerati a tutti gli effetti fornitura militare e non destinati al mercato clienti.

 

 

Sul fondello erano riportate le specifiche militari dell’orologio: Breguet, Type 20, 5101/54 e le date di fine garanzia, aggiunte in seguito alle varie revisioni, precedute dalla sigla FG (fin de garantie). Per i piloti della Marina la richiesta fu diversa: serviva un orologio con fondello parapolvere antimagnetico e un contatore 15 minuti a ore 3, a differenza di quello in dotazione all’Aviazione che non necessitava della funzione  amagnetica e il contatore a ore 3 era di 30 minuti. Il fondello riportava incise le scritte: BREGUET, MARINE NATIONALE, AERONAUTIQUE-NAVALE, il numero identificativo e le date di fine garanzia, siglate sempre FG, apposte dopo ogni revisione. Di questo modello furono realizzati circa 500 esemplari. Il Centro di Prova in Volo di Brétigny-sur- Orge ne ordinò, in base alle informazioni a nostra disposizione, 550. Per i piloti incaricati di testare i prototipi delle compagnie aeree nazionali francesi fu espressamente richiesto di realizzare due differenti versioni: a due e a tre contatori. Se i Type 20 militari hanno oltrepassato la loro funzione utilitaristica per diventare, oggi, importanti oggetti da collezione, il modello più raro e ambito è certamente quello a tre contatori, ben visibile nelle foto di queste pagine, la cui produzione si stima in sole 50 unità.

 

 

Dal punto di vista tecnico il tre contatori presenta, come da capitolato, una cassa impermeabile in acciaio di 38mm di diametro con tasti a pompa, fondello a vite e lunetta bi-direzionale con scala temporale di 12 ore. I numeri arabi sono luminescenti, di grandi dimensioni, su quadrante nero per garantire la massima visibilità anche all’interno delle cabine di pilotaggio oscurate.
Il CEV, come la Marina, ha optato per un contatore di grandi dimensioni dei 15 minuti a ore 3 e un contatore per i piccoli secondi a ore 9. A ore 6 è presente il contatore totalizzatore delle ore del cronografo, caratteristica che ne determina la rarità oggettiva, rispetto ai 500 esemplari realizzati a due contatori.

 

 

Le particolarità di questa versione sono evidenti anche nella parte meccanica. I Type 20 a due contatori erano equipaggiati dal movimento Valjoux 222 con  funzione “fly-back”, derivato dal calibro base Valjoux 22. Nel modello a tre contatori è stato, invece, utilizzato il Valjoux 225 che consente il funzionamento del contatore delle ore continue. Il fondello riporta incisi la sigla CEV, il numero progressivo identificativo, il numero di cassa e la data, apposta in seguito ad una revisione, di fine garanzia siglata FG.
Infine, particolarmente importante il Certificato rilasciato da Breguet che ci fornisce ulteriori preziose informazioni circa questo raro Type 20, a partire dall’anno di fabbricazione, il 1956. Nello stesso anno verrà venduto per la cifra di 27.800 franchi al Centro di Prova in Volo. Gli orologi in dotazione agli aviatori militari, non bisogna dimenticarlo, erano a tutti gli effetti proprietà dello Stato e venivano ceduti ai piloti a titolo personale solo in casi del tutto eccezionali.
Questo spiega la rarissima presenza sul mercato collezionistico di uno dei cronografi più iconici realizzati da Breguet: il Type 20 CEV tre contatori.

 

 

 Per maggiori informazioni, SBC, clicca qui

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